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CONCLUSIONE

Quindi, possiamo interrogarci attraverso queste varie affermazioni e osservazioni su ciò che più o meno influisce sul nostro ambiente di vita.

L'habitat non è sintomatico di alcuni dei nostri disturbi o carenze, stigmatizzando le deficienze fisiche umane?

Indicatore di patologie forse o comunque possiamo anticipare o evitare gli impatti decisamente negativi di certe apparecchiature nei nostri ambienti di vita? Al di là degli effetti direttamente osservabili sulla nostra salute quotidiana, di questa apparecchiatura piuttosto massiccia, non siamo inquinati sempre più regolarmente da piccoli componenti come caricatori elettronici, batterie di apparecchiature portatili (telefono, computer)?

Le onde che dovrebbero semplificarci la vita (wifi, cellulari) non ci irradiano in modo permanente con il pretesto della velocità, della comodità e per limitare le tecnologie cablate che "ingombrano"? Ciò che inquina visibilmente è davvero il più inquinante per il nostro ambiente diretto e quindi per noi che abitiamo nelle vicinanze?

Forse sarebbe saggio studiare in anticipo i nostri luoghi di vita, a seconda del loro contesto e delle loro risorse energetiche disponibili e della loro potenziale interferenza?

Ovviamente le case possono essere analizzate in modo neutro, nel loro insieme, e igienizzate a beneficio del nostro modo di vivere, per un migliore equilibrio sanitario: per alleviare le intricate tensioni fisiche, naturalmente e/o artificialmente, per permettere agli esseri viventi di rigenerarsi, ricaricarsi sensibilmente, serenamente!